Benvenuti, grazie di essere su queste pagine.
Moltissimi anni fa, durante la preparazione dello spettacolo tratto da Le affinità elettive di Goethe, trovai nel romanzo una frase che mi colpì molto, anche se poi non la inserii nel testo.
Ve la scrivo. È il mio messaggio di benvenuto.
“Restare qui, tranquilla e assorta, per tanto tanto tempo, finché non giungano gli amici, e allora mostrare loro il posto, con un gesto familiare…”
È una frase che parla del tempo, della nostalgia del tempo: ne abbiamo sempre meno. Ma non doveva essere questa l’età dell’oro del tempo liberato?
La frase parla di amicizia, che è uno dei pilastri della mia vita, ma che sento spesso di trascurare.
E poi parla di un gesto. Un gesto cordiale.
In teatro è importante riuscire a trovare un gesto veramente cordiale, sincero, mai semplicemente ripetuto, ma sempre vero, sempre presente.
Si può fare a parole.
Si può dire grazie.
Ma il gesto ha un valore più grande, che va oltre la parola.
Un gesto per mostrare agli amici il posto. Che per me è la testimonianza di come nel lavoro teatrale “l’altro” sia imprescindibile.
Preparare un nuovo spettacolo significa avervi presenti da subito, dal sorgere dell’idea, e da subito preparare un posto per voi tra il pubblico.
Laura Curino