Telai

TEATRO IN-FOLIO

TELAI
Memorie della vita tessuta
Uno Studio

con Laura Curino
testo e scelte musicali Luca Scarlini
disegno luci Alessandro Bigatti
abito di scena Sartoria Bassani
organizzazione Elisa Zanino
produzione Teatro in-folio

si ringraziano:
Comune di Schio,
Fondazione Teatro Civico,
ECHIDNA Associazione Culturale e
IMMAGINA di Novara

 

Telai narra di trame e complotti orditi intorno ad un’idea centrale: la tessitura di un’attesa, in cui una serie di signore che hanno all’attivo le più varie attività e biografie, aspettano il loro momento e la loro occasione.
Tra frammenti di cronaca puntuale e reinvenzione frenata, lo spettacolo presenta alcuni ritratti femminili che si intrecciano e si osservano, rimandando dall’uno all’altro, in una rete sempre più stretta.
Telai per e con Laura Curino, Sherazade del mondo industriale, che in questa occasione ripercorre biografie così vere da sembrar leggenda. Zanetta Casanova, Rosalba Carriera, Giulia Lama, suor Arcangela Tarabotti, Bakhita, nera santa delle badanti, Rosa Pozzolo, l’anonima moglie di uno scioperante costretto all’esilio, l’assassina Maria Tarnowska, rivivono tra momenti drammatici e lampi d’ironia, raccontando un plot per molti aspetti imprevedibile, in un gioco delle concatenazioni, che connette Storia e Memoria.
Telai nasce da una ricerca inizialmente legata alla storia di Schio, un paese tradizionalmente scandito dalle attività tessili; intorno alla realtà dei lanifici si era data la struttura di una serie di memorie, che spaziavano tra il luogo e altri percorsi. La scrittura si era quindi condensata in una stesura per ritratti, che illustravano con le loro vicende il meccanismo di creazione di un destino.
In seguito altre tappe hanno allentato i legami con la cittadina veneta, allargando il territorio di studio, laddove una produzione con lo stesso titolo ha ormai ritmi assai diversi.
Nella concatenazione delle storie la geografia è rimasta veneta, con uno spostamento sempre maggiore però verso Venezia, in una prospettiva che ribalta le casistiche della Storia in una miriade di storie, istantanee, flash fotografici su momenti di cambiamento, in cui i personaggi femminili hanno spesso gran capacità espressiva di registrare le mutazioni, nelle pieghe di una quotidianità che troppo spesso viene data per scontata e che è invece un insidioso campo di battaglia.
Questo teatro delle metamorfosi inizia con il maestro per antonomasia del genere, Ovidio, descrittore aguzzo del mito di Aracne, per chiudersi con un frammento de Le città invisibili di Calvino.

 

Debutto: Schio, Festival Textures, 29 agosto 2003.