Colori proibiti

ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSE

COLORI PROIBITI
Favola nera di una storia vera: l’IPCA di Ciriè

di Laura Curino e Luca Scarlini
con Laura Curino
produzione e distribuzione Associazione Culturale Muse

 

L’Ipca (Industria Piemontese dei Colori di Anilina) fu fondata nel 1922 nel territorio di Ciriè e, con la sua tragica storia di inquinamento ambientale e soprattutto lavoratori colpiti da cancro alla vescica, ha spazzato via la descrizione gozzaniana di un territorio “verde di riposi ristoratori” per sostituirlo con il meno edificante epiteto di: “territorio della fabbrica del cancro”. Il Comune di Ciriè ha acquisito il sito ex Ipca per procedere alla difficile bonifica e recuperare l’area senza per questo cancellare la memoria del sito ma, al contrario, farne un luogo di memoria, di monito e di monitoraggio affinché non capiti più di andare a lavorare non sapendo di andare a morire. La storia dell’Ipca, fabbrica di vernici, è una è una storia di morti bianche ma di ribellione e di vita, è una vicenda drammatica fatta di colori, che sono quanto di più vitale e gioioso ci sia. Lo spettacolo parte quindi dai colori e dal mondo dell’infanzia, dalla favola. Una favola, una festa era l’Ipca con la “rivoluzione industriale” che portava nel canavese un’importante occasione di lavoro per molti e che invece in tutti i suoi colori nascondeva il nero del dramma. Laura Curino affronta la storia di questa fabbrica spingendosi oltre, nel presente e fuori confine, alla ricerca di tutte le altre “Ipca” sparse nel mondo dell’industria globale.

 

“Colori proibiti, che entrano nell’intonaco dei muri, sotto i pavimenti, come in circolazione nel corpo, si sostituiscono abusivamente al sangue, ne imitano il ritmo, si cambiano ad esso fino all’annullamento. […] Non è mai possibile dire all’inizio se qualcosa fa bene o male, si capisce solo col tempo, ma se non si vogliono sorprese è necessario stare molto attenti”.

 

Debutto: Ecomuseo all’Ipca di Ciriè (località Borche), 29 settembre 2007.